Bene Avrai

Siamo nel 2005, il regista Del Simone vince le elezioni a Sindaco e per impegni istituzionali è costretto a passare il testimone a Schiano che, da quel momento, non firmerà solo i testi ma curerà anche la regia di tutte le future commedie. La prima è “Bene avrai” e rappresenta la risposta a una volontà che sempre più pressante si era manifestata all’interno del piccolo gruppo della Barfì & Friends: partecipare al Cinquecentenario dell’Apparizione della Vergine al Beato Mario con una rappresentazione che sapesse coniugare storia e spiritualità, cronaca e fantasia.

Ma le tracce che ha lasciato Mario Omodei sono così lontane e impercettibili che si ha quasi la sensazione di aggirarsi in un grande spazio buio e vuoto, con un piccola lanterna, alla ricerca di qualche cosa di ignoto. I fatti misteriosi sono molti, come molti sono i perché che si affacciano su questa vicenda: perché Mario, un uomo benestante, è stato scelto dalla Vergine? Perché se ne sono perse le tracce? Come è morto? Perché per secoli si è ignorata l’importanza e il ruolo che quest’uomo ha avuto sul destino della nostra Tirano?

È proprio il tentativo di rispondere a questi quesiti che ha determinato la necessità di innestare questo racconto di fede su una matrice storica che si è presto rivelata ricca di fatti legati al vivere quotidiano e al peso delle superstizioni. I repentini cambiamenti degli assetti militari e politici hanno poi aggiunto complessità ad un impegno che, realisticamente, era già di molto superiore alle nostre esili forze. Se siamo riusciti a realizzare questa idea è solo grazie alla “miracolosa” presenza di tanti, tanti “friends”, cioè gli amici che ogni volta partecipano alle nostre piccole imprese, diventando essi stessi membri effettivi del gruppo e che, questa volta, hanno sfiorato la quarantina. La maggior parte in scena ma molti dietro le quinte, per i lavori di consulenza, sartoria, falegnameria, pittura, scenografia, luci e montaggio di musiche e suoni.

Obiettivo: dare emozioni rappresentando ancora una volta il teatro della vita e contribuendo, a modo nostro, all’azione di rivalutazione di questo personaggio che tanto ha dato alla sua gente e che merita di uscire dall’approssimazione leggendaria nella quale, per tanto tempo, è stato confinato.

Su questa traccia il 15 settembre 2005 la Barfì & Friends porta in scena,  con quaranta personaggi, la vita e il dramma della povera gente della Tirano del 1500 fra oppressioni del potere, invasioni ed occupazioni. Fra queste si staglia la figura di Mario degli Omodei, visto come un antesignano di Schindler che, trasgredendo le ferree regole imposte dalla sua classe di appartenenza, si prodiga per la povera gente sino a spogliarsi di tutti i suoi averi.

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